Mi era già successo durante le due gravidanze, quasi trent’anni fa, e non mi era più capitato fino a quando è arrivata la menopausa: il mio corpo era in totale subbuglio, per cui non ci ho fatto caso e ho pensato che le perdite sarebbero scomparse con il tempo. Ma i mesi passavano e la situazione non accennava a migliorare: ho tamponato utilizzando i normali assorbenti igienici, che però ero costretta a cambiare in continuazione e che non trattenevano gli odori sgradevoli quanto avrei voluto.
Al lavoro non mi fermavo mai più del necessario e stavo attenta a bere pochissimo, poi ho cominciato a uscire sempre meno con le amiche e a declinare, quando possibile, anche gli inviti dai familiari. Con mio marito è stato ancora più difficile, ma usando la scusa di non volerlo disturbare con i miei improvvisi risvegli notturni dovuti alle vampate di calore, per un po’ sono riuscita a non affrontare l’argomento e ad evitare di dormire insieme. Una sera, però, mentre chiacchieravamo siamo scoppiati a ridere e ho bagnato la sedia: in preda alla vergogna sono corsa a chiudermi in bagno.
Il giorno dopo ho chiamato la mia dottoressa e ho prenotato una visita.
Così ho scoperto di soffrire di incontinenza da sforzo e ho capito come gestirla: ho cambiato alimentazione, evito di bere prima di andare a letto e soprattutto ho trovato l’assorbente giusto per me. Adesso sono libera di fare quello che facevo prima, senza sentirmi in imbarazzo quando sono con gli altri e, soprattutto, con mio marito.