LA STORIA DI MARGHERITA

Sono una donna sportiva, ma non avrei mai pensato di allenarmi per l'incontinenza.

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“Ho praticato sport sin da bambina e dopo la gravidanza ho temuto di dover rinunciare per sempre: le perdite di urina stavano diventando un problema ingestibile.”

Sono giovane e mi sono sempre vantata di seguire uno stile di vita sano: dal cibo all’attività fisica, ero molto attenta a prendermi cura di me.

Quando sono rimasta incinta ero la donna più felice del mondo, ho affrontato la gravidanza come una nuova avventura e quando è nato Alessandro non credevo di poter essere più felice di così. Ovviamente con il passare dei mesi ho pian piano ripreso l’attività fisica, ricominciando la mia routine di allenamenti: ma mi capitava di avere piccole perdite involontarie di urina facendo gli esercizi a casa, per cui l’idea di tornare in palestra era sempre più lontana.

Certo, mi avevano detto che dopo il parto i muscoli del pavimento pelvico si allungano e si indeboliscono, ma credevo che ad un certo punto la situazione sarebbe tornata alla normalità, quindi cercavo di tamponare le perdite di urina con i normali assorbenti (che ero costretta a cambiare almeno 4 volte al giorno) e di rimandare il più possibile il pensiero di avere dei veri problemi di incontinenza urinaria.

Ma il giorno in cui mi sono bagnata i pantaloni mentre giocavo con mio figlio è scattato qualcosa: ho preso subito appuntamento con la mia dottoressa perché non riuscivo più a sopportare questa situazione.

Mi ha consigliato di fare i cosiddetti “esercizi di Kegel” (ovviamente con la vescica vuota): basta contrarre i muscoli, immaginando di dover urinare “trattenere” il flusso per cinque secondi e poi rilassarsi nuovamente, facendo dieci ripetizioni un paio di volte al giorno. Se solo lo avessi saputo prima mi sarei risparmiata il disagio e l’imbarazzo degli ultimi undici mesi!

Adesso sto finalmente tornando alla mia quotidianità, ho ripreso il mio stile di vita e a fare attività lieve (stando anche attenta ad evitare posizioni e movimenti in cui si sforza la vescica). Ho cominciato ad utilizzare gli assorbenti specifici per l’incontinenza urinaria femminile, che a dispetto di quanto pensassi, funzionano molto meglio dei normali assorbenti. So che ci vorrà del tempo ma sono super determinata e, soprattutto, mi sento di nuovo a mio agio con me stessa e con gli altri.

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